Il tempo dell’avventura per eccellenza, a mio parere, è la primavera. Questa è secondo me, ma anche secondo molti, la stagione perfetta per le gite fuori porta (ricordate quelle con la scuola?), di fughe per la vittoria con corse lontane dalle solite rotte o i soliti giri. Sulle app che utilizzo per vedere il percorso che faccio ogni giorno, il disegnino è sempre lo stesso, perché il percorso non cambia mai.
Ma il mondo è pieno di strade da percorrere, anche se vivete in città, non rinunciate mai ad una capatina in periferia, proprio in quei luoghi italiani dove possiamo sentire l’odore dei fiori e cavalcare correndo, quella collinetta dalle forme sinuose. A volte anche la compagnia giusta può essere uno stimolo a provare qualcosa di nuovo: poi un giorno arriva un amico e pronuncia due paroline magiche Trail running. Quindi prima di partire per una corsa immersi nella natura, cosa dobbiamo ricordare?
La preparazione
Chi è già un runner professionista, conosce molto bene l’importanza di eseguire dei test medici prima di partire. Questi devono essere effettuati almeno una volta all’anno. La visita medica deve essere completa e comprendere in particolar modo l’aspetto cardio-vascolare. In caso di voglia di trai, bisogna aggiungervi anche una maggiore attenzione alla sfera ortopedica. Invece di partire a molla quindi, bisogna fare almeno 20 minuti di riscaldamento muscolare, esercizi di propriocettività e di allungamento, in modo da attivare il proprio fisico nel modo migliore e completo, preparandolo alle insidie che troverà lungo il percorso sterrato.
Iniziamo con calma. Non è necessario salire oltre i 2 mila metri! Iniziamo con le strade bianche, con l’erba e senza temere le salite, anche con lo sterrato. Bisogna tenere duro, stingere i denti, salire e salire ancora di più, perché la regola è sempre la stessa: dopo la salita arriva sempre la discesa… però bisogna fare attenzione, perché le discese nascondono anche le insidie peggiori. Attenzione a dove mettete i piedi, scivolare non fa mai bene e scivolare su un percorso sterrato è ancora peggio!
Le zone da esplorare
Se non si è ancora dei veri esperti di Trail Running e non si conoscono le strade che verranno percorse, non bisogna fidarsi ciecamente del proprio cellulare e del fatto che la sua durata sia infinita (anche perché i cellulari moderni non lo sono affatto). Non bisogna nemmeno basarsi sul corso da boy scout fatto quando si avevano 14 anni, ne sul fatto che la civiltà sia ovunque, perché non è così. Inoltre, toglietevi dalla testa quella convinzione inutile che correre da soli è correre felici.
Infine, preparate accuratamente lo zainetto. Questo, oltre al compagno in carne ed ossa, è indispensabile. Deve essere piccolo, leggero, compatto, ma anche capiente e con borraccia integrata. Bere durante il Trail Running è molto importante, fallo spesso e volentieri. Senza lo zainetto preparato accuratamente prima di partire, non puoi andare da nessuna parte. Il mondo del Trail Running non deve intimorire, ma deve essere affrontato nella maniera giusta.